Ottavio Bottecchia – 3 Giugno 1927 – 3 Giugno 2023

da | Giu 3, 2023 | Altri sport

Il 3 giugno 1927 il bersagliere Ottavio Bottecchia, primo corridore italiano ad aver vinto il Tour de France nel 1924, impresa ripetuta nel 1925 veniva trovato esanime in un tratto di strada all’altezza di Peonis. Ricoverato all’Ospedale di Gemona moriva il 15 giugno 1927.

Le Fiamme Cremisi, 35 anni di storia, lo ricordano e fanno memoria di due eventi significativi che gli hanno dedicato nel 2005 per ricordare la figura e i successi sportivi del grande campione.

Tra gli eventi nel contesto del 5° meeting delle Fiamme Cremisi la staffetta del cuore che ha portato la fiamma accesa dal primo tedoforo, il noto maratoneta triestino bers. Claudio Sterpin, dalla cattedrale di San Giusto a Trieste, alle trincee del Carso.

Tommaso Menduni, l’atleta delle Fiamme Cremisi, campione italiano di Triathlon Militare, ha percorso l’ultimo tratto e acceso il tripode. Questo era il segnale convenuto che ha dato il via all’illuminazione delle principali trincee e alla visita guidata. Il 21 maggio a Firenze, al Caffè delle Giubbe Rosse, e il 24 a Trieste, presso il Circolo Ufficiali a Villa Italia, vi è stata la presentazione della seconda edizione del libro sulle prodezze di Ottavio Bottecchia, “Ottavio Bottecchia/Botescià:bicicletta e coraggio”, opera della giornalista freelance e scrittrice pordenonese Giuliana Fantuz.

Un paragrafo del libro è dedicato al gruppo sportivo Fiamme Cremisi iscritte alla F.C.I. e intitolato a Ottavio Bottecchia: Il “carrettiere” veneto, che usò (cito dal periodico Domenica Sport) …il suo “cavallo” di metallo per sfuggire alla fame. A Firenze, oltre alle autorità militari locali dell’Esercito, dell’Arma dei CC., al Comandante spagnolo dell’EUROFOR, e degli esponenti del mondo dello sport, erano presenti tra gli altri i massimi dirigenti dell’Associazione Nazionale Bersaglieri, con il Presidente nazionale Gen. Benito Pochesci e il Vice Presidente Gen. Marcello Cataldi, il Gen. C.A. Giancarlo Fabbri, il già Presidente nazionale A.N.B. Gen. Roberto Russo, con i Consiglieri nazionali Vezio Vicini, Camillo Ferroni, Italo Pilenga. Altre personalità, come il Sindaco di Firenze, il Comandante provinciale dell’Arma Col. Nistri, il Generale di C.A. Comandante Interregionale della Finanza Sergio Favaro.

Tra i relatori il Gen. Umberto Calamida, Presidente di tre gruppi di Fiamme Cremisi in Toscana e il giornalista dott. Giorgio Verbi, Consigliere regionale A.N.B. del Friuli Venezia Giulia, che aveva il compito di tracciare un quadro di situazione della Grande Guerra in una chiave di lettura personale, avendo egli stesso, nato in terra di confine, vissuto attraverso i racconti dei genitori, le vicende che si sono consumate nei cortili di casa.

A Trieste nel salone del Circolo Ufficiali di Villa Italia si è passati a un incontro più corale a larga partecipazione di sportivi, militari e associazioni d’Arma. La ciliegina sulla torta è stata la presenza di Giordano Cottur, notissimo campione di ciclismo, contemporaneo di Fausto Coppi, che proprio il 24 maggio compiva i sui 91 anni.

Tra le autorità, oltre al padrone di casa Comandante del R.F.C. Regionale Gen.B. Andrea Caso, rappresentanti dell’Arma e della Finanza. Cottur è stato intervistato al termine della presentazione dalla dottoressa Fantuz. Tra gli aneddoti di vita vissuta sulle due ruote, campione tra i campioni, Giordano ha raccontato il rammarico per essere stato arruolato non come bersagliere ciclista, malgrado le sue attitudini che all’epoca erano già note.

Una occasione colta al volo per proclamarlo bersagliere ad honorem, onore concesso anche all’autrice del libro. Come per ogni compleanno che si rispetti, a Cottur sono stati consegnati omaggi del Presidente delle Fiamme Cremisi, attraverso le mani del Presidente della “Toti” Sergio Buttazzoni.

MUSEO STORICO DEL FRIULI OCCIDENTALE


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