In ricordo della nostra Daniela Angela Tosto

da | Mag 7, 2022 | Atletica

Il 16 ottobre del 2013 Daniela, da Angela è volata in alto. “ Ciao Daniela” così si esprimeva una
cremisina sui social “ ti ricordo come una dolcissima donna e mamma e una fortissima runner.
Correvi con noi delle Fiamme Cremisi ed eri anche molto brava. Quest’anno alla telethon di Udine
l’Atletica Fiamme Cremisi ti ha dedicato una squadra che correrà le 24 ore. Guardaci da lassù e
noi correremo tenendoti nel cuore.

Oggi sappiamo che sei stata accanto a noi quella volta, in quelle interminabili 24 ore … e sul podio:
terzo posto assoluto su 263 squadre! 6.390 gli iscritti, edizione record. 358 i chilometri percorsi
dai cremisini. Certo che se fossi stata presente con la tua canotta cremisi avremmo potuto ambire
al podio più alto!

L’8 maggio è la festa della mamma! Non poteva essere data migliore per ricordarti come la prima
bersagliera a cui viene intitolata una Sezione.

 

Così sei ricordata nella storia delle Fiamme Cremisi:
“Atleta di punta delle Fiamme Cremisi, pilota carri Bersagliera nella FF.AA., campionessa italiana
interforze su strada, allora detentrice del record societario della maratonina (1h.36’). Madre
premurosa, ha lasciato un bimbo in tenera età. Campionessa nella vita ha affrontato gli ultimi
anni della sua odissea terrena con la stessa tenacia, forza d’animo, spirito di sacrificio, fede,
determinazione con cui l’abbiamo vista correre in terra friulana. Ci ha lasciato da Angela, senza
far pesare a coloro che le sono stati accanto, e l’hanno amata come donna e come madre, le sue
pene. Un vuoto incolmabile nelle nostre fila che ogni anno cerchiamo di riempire con questo
impegno a favore della Telethon ed il gesto di dedicare la nostra corsa legandola al suo nome. Un
modo per sentirla vicina accanto ai nostri passi di corsa.”

Nata a Catania il 30 giugno 1979, nel gennaio 2001 vince il concorso per entrare nelle Forze
Armate. Motivata da un genuino desiderio di partecipare alle missioni di pace nel 2002, con il 18°
Reggimento Bersaglieri di Cosenza, è inserita nel contingente schierato nell’Operazione “Joint
Guardian” in Kosovo, proprio nell’area bombardata dall’uranio impoverito. Nel 2009 le viene
diagnosticato un tumore particolarmente aggressivo: è quello che verrà in seguito riconosciuto
come la sindrome dei Balcani. Il verdetto è inesorabile: dai tre, massimo sei mesi di vita! Inizia
così la sua odissea con la stessa forza d’animo e determinazione con cui ha affrontato la vita,
senza mai perdere la fede in Dio e il sentimento terreno della speranza.

E’ difficile per tutti prepararsi al grande passo. Ma Daniela anche in questo è stata grande!
Nel 2012 si iscrive all’Università Lateranense di Roma al Corso di Filosofia e Teologia. Voleva
sentirsi preparata all’incontro con quel Dio a cui stava per affidare la sua anima: un percorso di
fede partecipata con il rigore della credente e la coscienza di non sentirsi vittima.

L’ultimo atto, per raccontarvi di Daniela, Angela per d’avvero, per lasciare un segno permanente
nei cuori di coloro che hanno avuto il grande privilegio di conoscerla nell’incrociare il suo
disarmante sorriso, il tratto gentile, o nel condividere la comune passione della corsa nella sua
espressione più impegnativa, è una testimonianza tratta dalla comunità religiosa nella quale si
riconosce mamma Pina e papà Salvo, Oblati secolari del Monastero San Benedetto di Catania.
… siamo all’epilogo:
“Con coraggio ed una forza d’animo che può venire solo dall’Alto, ha chiamato suo figlio Elia e
suo marito Diego. Con voce pacata ed abbracciando Elia ha cominciato a parlare: “Elia, ti ricordi
quando la mamma ti ha detto che aveva una malattia e che, se non fosse guarita, l’avrebbe
portata via? La mamma ha chiesto a Gesù di darle tempo per poterti crescere un po’ di più e Lui
ce lo ha concesso.

E poi, che Grazia stiamo avendo; prima della mia dipartita ci possiamo salutare
e dire tutto ciò che c’è nel nostro cuore e di quanto ci vogliamo bene. Pensa quante persone
muoiono all’improvviso e non si possono nemmeno salutare con i loro figli.” Ma Elia comincia a
piangere e dice che non vuole che lei se ne vada. Dice Daniela: “Pensa Elia, tu sei a scuola ed io
sono qui, malata che non mi posso muovere; tu sei a fare vela ed io non ti posso nemmeno
guardare perché sono a casa che sto male; dovunque tu vai io non sono con te. Invece, quando
vado da Gesù, ti prometto che tu sei a scuola ed io sarò seduta vicino a te, tu sei a fare vela ed io
sarò sulla tua barchetta vicino a te, dovunque tu vai io sarò sempre vicino a te”.

Elia allora le dice:
“Quando farò la regata, ti prometto, di farti arrivare per prima”. Poi Daniela continua: “Elia, non
credere mai a nessuno che ti dice che Gesù è cattivo perché ti ha portato via la mamma. Devi
essere orgoglioso perché Gesù ha scelto la nostra famiglia per un sacrificio importante” e lo
abbracciò forte. E poi: ” Adesso per festeggiare papà comprerà le pizze”.

Daniela Angela ci ha lasciato il 16 ottobre del 2013

MUSEO STORICO DEL FRIULI OCCIDENTALE


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